martedì 17 luglio 2007

ATTENZIONE!

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo.


(Virgil, Eneide, VII, 312)


Se non potrò commuovere gli dèi celesti, moverò Acheronte, ossia l'inferno.

-Sono parole di Giunone, moglie di Giove, sdegnata e furiosa per vedersi superata da un fragile mortale: Enea.
La frase esprime la risoluzione di giungere, con qualsiasi mezzo, ad un preciso scopo:
-"Se il cielo non mi esaudirà, metterò l'universo a soqquadro".



Ciao ciao.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

quel virgilio lì mi sa che era lo stesso che poi c'è anche nella divina commedia col dante allighieri

Anonimo ha detto...

chi è sto qua che si chiama "ciao ciao"?

Anonimo ha detto...

ma cosa dici? virgilio era un personaggio dei promessi sposi di giacomo leopardi

Anonimo ha detto...

sono io, e ti te se un menapel!

Anonimo ha detto...

hai un bel nome, complimenti.

Anonimo ha detto...

mozzarellone hai il nome che è un bel programma...... mi sà che sei proprio un inteligentone

Anonimo ha detto...

eh sì, son proprio un inteligentone (con una "l" sola ovviamente)