mercoledì 25 luglio 2007

LIBERTANGO


Il tango di Piazzolla è per definizione il "groppo in gola", la lacrima silenziosa dell’emigrante, "dell'uomo lontano". Di qui lo struggimento, a parte gli aspetti più folk, più patinati. Il suo tango è il canto del cuore, la ricerca di un amore che non c'è e di un'illusione d'amore da fabbricare anche nell'arco di una notte… La parola passione riporta a un'immagine ardente e violenta, ma con il tango di Piazzola la passione più potente diviene quella arricchita dalla meditazione.

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