mercoledì 16 maggio 2007

L'amore

Il suo sperma bevuto dalle mie labbra
era la comunione con la terra.
Bevevo con la mia magnifica
esultanza
guardando i suoi occhi neri
che fuggivano come gazzelle.
E mai coltre fu più calda e lontana
e mai fu più feroce
il piacere dentro la carne.
Ci spezzavamo in due
come il timone di una nave
che si era aperta per un lungo viaggio.
Avevamo con noi i viveri
per molti anni ancora
i baci e le speranze
e non credevamo più in Dio
perché eravamo felici.
(Alda Merini)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Elogio dell'ingoio

Anonimo ha detto...

è propria di Fabio

Anonimo ha detto...

non capite la poesia

Anonimo ha detto...

la poesia � bella ma la scena iniziale � un po' fortina direi!!!
silviona