lunedì 24 settembre 2007

BLACK OUT


Ma ho questa vita e il mio destino, e ora cavalco l'appennino
e grido al buio più profondo la voglia che ho di stare al mondo:
in fondo è proprio un gran bel gioco a far l'amore tanto e non bere poco.

(F.Guccini, Black out)

domenica 23 settembre 2007

ODIO L'AMORE


Sei mai stato innamorato? Orribile, non è vero? Ti rende
così vulnerabile. Ti apre il petto e poi il cuore e ciò signi-
fica che qualcuno può entrare dentro di te e sconvolgerti.
Tu costruisci tutte le tue difese, ti costruisci un’armatura
completa, così che nulla possa ferirti, e poi una stupida
persona, per nulla diversa da ogni altra stupida persona,
finisce per caso nella tua stupida vita… Le dai un pezzetto
di te. Non te l’ha chiesto. Ha fatto qualcosa di insulso un
giorno, come baciarti o sorriderti, e allora la tua vita non è
più tua. L’amore prende ostaggi. Entra dentro di te, ti fa
una scenata e ti lascia lì a piangere nell’oscurità, una frase
tanto semplice come «forse dovremmo restare soltanto
amici» si trasforma in una scheggia di vetro che si fa strada
nel tuo cuore. Fa male. Non solo nell’immaginazione.
Non solo nella mente. È una ferita dell’anima, un vero dolore
che entra dentro di te e ti fa a brandelli. Odio l’amore.

Neil Gaiman

giovedì 20 settembre 2007

mercoledì 19 settembre 2007

ONCE UPON A TIME YOU DRESSED SO FINE


Mi chiamo Prelibazzo e sono un cagnolino color cammello cenere. Vado nei luoghi più sperduti della Terra a portare il mio sapere elettronico. Dico: "Ahi, sono Prelibazzo, cagnolino color cammello, porto il mio sapere encicloepdico imparato sulla Treccani". Una volta andai su un colle in cui una fitta radura faceva filtrare suolo uno sguincio di luce. Dissi al mio pulcino Amarildo che portavo sempre con me: "Ti ricordi quei giorni? Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano". Lui aveva un'anatra da giardino che sguinzagliava beata tra le felci del suo giardino incantato. Quand'ecco il mistero del bosco: un armadio, bello, disegnato da un architetto vietnamita, si mise in viaggio verso di noi. Lo guardammo stupiti, attoniti, annichiliti. La maestosità delle sue arcate sopraccigliari ci infossava le orbite, mandando raggi laser al cervello elettronico che avevo progettato insieme a Francazio, il mio assistente di volo. Era, costui,una sorta di Garibaldi. "Viva Ga, Viva garibaldi", udimmo in lontananza dalla stazione di servizio. La musica che gira intorno ci avvolse. Restai impietrito innanzi a cotante grazia etera e suadente, raccolsi le forchette, stoviglie color nostalgia, e presi a ballare. Quand'ecco, a un tratto, l'animale ossuto che s'era mosso dall'albero mi disse: "Hey you, out there in the cold, can you feel me?". Pensai alla trappola per rane, al cane ringhioso che fui, quando giovane e spettinato ascoltavo musica punk da elaboratori stereografici di seconda mano. Chiamai il picchio, vidi un airone suonare la tromba verso il fondo del lago, mi fascia la testa prima ancora di essermi ferito: era l'alba. Tornai, sui miei passi, come il viandante che ha perso anima e fede, a occhi bassi.
E dopo maiale, Majakovskij, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto.

lunedì 17 settembre 2007

FIAT!




SIAMO TUTTI DEI PISTOLA?


La Fiat è uscita dal tunnel. La Fiat dei record a 20€, ma con gli analisti che vedono un target prais a 27€. Gli ordini per tutte le auto del gruppo che vanno a gonfie vele, con il botto della 500, arrivata a 70mila ordini nei concessionari. La Fiat regina del made in Italy (con la 500 prodotta in Polonia).

Ma anche la Fiat dei 325 milioni di € a fondo perduto ricevuti da governo e regione Sicilia per potenziare lo stabilimento di Termini Imerese e la Fiat dei 2mila lavoratori in mobilità lunga, cioè in deroga al normale regime pensionistico.

Fiat: il capitalismo all'italiana. I guadagni sono loro, le perdite sono di tutti gli italiani.



Cioa ciao

martedì 11 settembre 2007

BOBO SUPERCANE INGLESE


Bobo supercane inglese,
lungo come un mese,
beve solo the!
Bobo è un signore nato
timido, educato
dice sempre: "Yes".

E’ un cane che non fa del male
è dolce, tranquillo e cordiale
ha un aspetto da guardia reale.

Bobo pallido di muso
quando è un po’ confuso
l’occhio gli fa tilt.
Bobo odia il rock violento
il suo appartamento
è una cuccia chic.

Lui è inglese, molto inglese
senti un po’ l’accento.
Se si annoia, non abbaia
ma sorride a stento.

Bobo sempre pettinato
serio e compassato
non s’arrabbia mai.
Bobo quasi laureato
forse un po’ svagato
quando dice: "Okay!".

E’ un cane che non fa del male
è dolce, tranquillo e cordiale
ha un aspetto da guardia reale

Proverbio

Lasciarsi andare conduce a una maggior debolezza.
Aumentare l'impegno conduce a nuova forza.


-Carlos Castaneda


ciao ciao

lunedì 10 settembre 2007

giovedì 6 settembre 2007

BIG LUCIANO

Luciano Pavarotti 1935 - 2007

“Some can sing opera, Luciano Pavarotti was an opera.

No one could inhabit those acrobatic melodies and words like him. He lived the songs, his opera was a great mash of joy and sadness; surreal and earthy at the same time; a great volcano of a man who sang fire but spilled over with a love of life in all its complexity, a great and generous friend.

Great, great fun, The Pavlova we used to call him. An emotional arm twister if he wanted you to do something for him he was impossible to turn down. A great flatterer.

When he wanted U2 to write him a song he rang our housekeeper, Theresa, continually so we talked about little else in our house.

When he wanted U2 to play his festival in Modena, he turned up in Dublin unannounced with a film crew, and door-stopped the band. His life and talent was large but his sense of service to the weak and vulnerable was larger.

We wrote Miss Sarajevo for him. He had worked on the humanitarian crisis that was the war in Bosnia. We travelled together on a UN air force flight to Mostar... all of us earnest in hard hats, just about strapped into this industrial aircraft with the big man handing out parmigiano from Reggio Emilia, “the best cheese in the world" he kept saying… deadpan… to make us laugh.

In Pesaro, in his summer house, he lived an almost bohemian life with a recording studio set up in an out house - but did all his vocals in his bedroom... there was a hammock hung between two marine pines for a siesta. He liked to eat, sleep and then warm up his vocals though I remember more eating than warming up. When we first recorded with him I left a stone heavier than I arrived.

Intellectually curious, couldn’t stick to his own generation - loved new ideas, new people, new song forms.

A sexy man whose life lit up again when he fell in love with Nicoletta and as he watched Alice play in the yard. He loved all his daughters so much.
The sadness of losing his only boy his only silence.

I spoke to him last week... the voice that was louder than any rock band was a whisper. Still he communicated his love. Full of love.

That's what people don't understand about Luciano Pavorotti. Even when the voice was dimmed in power, his interpretive skills left him a giant among a few tall men.”

Bono

mercoledì 5 settembre 2007

FORSE NON LO SAI MA PURE QUESTO E' AMORE


"Ed il più grande
conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perché più in là
non si poteva conquistare niente:
e tanta strada per vedere un sole disperato,
e sempre uguale e sempre
come quando era partito."

Augenthaler


Fuoriuscito dalla Guerra dei Trent'anni,
t'allineasti su sentieri di sbronza
a fronteggiar agguati palatini,
brandeburghesi,protestanti,cattolici
e della marca luterana.
Nei tornei d'Europa
il tuo volto
fu l'effigie del saccheggio,
l'alito dello stupro.
Era sui cross dal fondo
che rammentandoti dei lanzichenecchi
ponevi a ferro e fuoco l'inoffensivo
bargello.

lunedì 3 settembre 2007

IL RAGAZZO E' INTELLIGENTE


Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.
Il ragazzo è intelligente, ha capito.

Il ragazzo è intelligente, ha capito.

LO ZIO


Ah, zio, zio, com´è, com´è
spiega a vita, spiega com´è

Ah, zio, zio, com´è, com´è
spiegami biene, spiega perché

E piano piano si strotola
di questo film la pellicola
ah, zio, zio…

(Paolo Conte, Lo zio)

Il Conte Meregalli




Il titolo nobiliare era fasullo, come tante altre attribuzioni del soggetto che si era costruito una "fama" di piccolo truffatore (vagamente alla Totò di certi film).
Con la differenza che mentre il grande Totò recitava un copione, il Conte Meregalli operava nella stretta realtà e per tale ragione era divenuto noto a Polizia, Carabinieri e Tribunale della Repubblica (con qualche periodo di soggiorno nelle patrie galere).
Meregalli restava però un personaggio stravagante, capace di presentarsi nelle vesti più disparate, dalle più eleganti ad altre che sembravano uscite da un magazino di un teatro.
Gli piaceva intrattenersi con i giovani con qualche tendenza aggiuntiva,a quanto si sentiva dire,non proprio dele migliori fra una sfilza di riviste porno, falli di gomma e altri strumenti di repertorio per rendere più interessanti gli incontri a casa sua.
In tali occasioni il nostro Conte era solito lavorare di fantasia nel raccontare i tantissimi episodi della sua vita piuttosto "avventurosa"; una sorta di deformazione professionale.
Per barcamenarsi un'pò aveva deciso di fare il confidente della polizia...
Per questo, al di là delle sue foghe stravaganti o dei racconti fantasiosi molti preferivano stargli alla larga.

(Nella foto Il Conte Meregalli impegnato nel suo lavoro quotidiano:
la lettura del giornale, in attesa di fare pettegolezzi)


ciao ciao

sabato 1 settembre 2007

ALL STAR STAR di Anto n i o C i.

COINVERSE ALL STAR
Mi contorsi
tra mille vivaci sfumature
cercando l'ardore del
grande disegno
un alito divino si diresse
tra luci e bagliori
rossi verdi scuri
e scacchi e fiori
teschi e cuori
alto o basso
piango mi smuovo
mi rilasso dentro loro
fuori da me
sento di angeli un coro
cosi' l'amore mi sorprende
il mio piede
ora un po contorto
ora teso
con loro si riprende
e corre tra le mille
avventure
con i sogni
e le stringenti sfumature
sono loro
e saran sempre loro
le scarpe
delle persone mature