Oggi sono intenzionato a raccontarvi a tutti come ho trascorso il mio scorso week end che è stato davvero molto gagliardo, emozionante.
Sono andato da Olivola, la mia amica di Catanzaro sul Tanaro che abita in campagna, abbiamo mangiato una cassetta di mele che ci ha portato suo zio che viene dal Tirolo, Pisichello Tonino.
Ha i baffi come Maurizio Costanzo, suo zio.
Le mele erano veramente buone, le abbiamo mangiate di gusto, poi erano multicolore, gialle, verdi e rosse e ce n'era anche una di color marronicino che Olivola ha detto quella è la migliore perché è diversa si distingue dalla massa e l'ha fatta mangiare a me perché mi vuole bene, dunque l'ho mangiata, era gustosa, sapeva di fango ma ho detto che era buona, gustosa ho detto con la mela ancora in bocca, lei non ha capito, si è offesa ha detto voi uomini siete tutti uguali.
Così Olivola è diventata tutta buia perché non ha capito le mie parole, dice che farfuglio, gracchio anziché parlare. E qui allora io vorrei aprire una parentesi, se mi è concesso: le donne fanno sempre così, le musone, dicono che noi non parliamo, ma scusa un attimo, avevo la mela marrone in bocca, mica potevo parlare per bene, no? Va beh, insomma, poi abbiamo fatto la pace perché io le ho regalato l'ovetto Kinder che le avevo comprato all'Oviesse, lei mi ha detto che bella sorpresa, ha trovato un aeroplanino, abbiamo giocato con l'aeroplanino, siamo andati al ruscello a fare merenda, lei con l'ovetto io mi sono preso un'altra mela, ma stavolta rossa, che quella marrone è gustosa, ma non mi fa parlare per bene.
Al ruscello c'era anche Pedone Walter, uno che è tutto con le cicatrici, avrà tipo 23-24 anni col cranio raso, fa l'ultras del Como, grida forza Como viva viva alè non ti lasceremo mai, io non seguo molto il giuoco del calcio, ma Olivola si vede che le piace quel Pedone lì perché ha i tatuaggetti sul collo.
Allora insomma davanti al ruscello c'era un alberello, tipo una betulla col tronco tutto spelacchiato, bianco, lei ha visto il Pedone sulla riva che si fumava placido la sua Marlboro, io mangiavo la mela (rossa).
Olivola si è messa fare la lap dance contro la betulla, ballava e intanto cantava delle canzoni strane, tipo ridem is a denser iu chen filin iu chen filin, lui, il Pedone Walter l'ha vista, si è messo a ballare anche lui, hanno fatto la lap dance insieme, poi hanno limonato un po' ma dopo circa un dieci minuti lui ha detto che doveva andare in trasferta a Palazzolo sull'Oglio a vedere il Como che giocava nel campionato di serie D e doveva fare l'ultrà.
Allora la mia amica Olivola si è un po' risentita, sputava per terra, ha iniziato a fumare le Camel una via l'altra, non mi guardava più. Allora io per consolarla ho lasciato a metà la mia mela (rossa) e gliel'ho data, lei era contenta e per ringraziarmi mi ha detto che fra una settimana-una settimana e mezza al massimo mi farà vedere le tette, io ero contento.
Poi ha suonato il telefonino, il mio Nokia tutto argenteo con la suoneria tecno: era mio zio Arturo, mi ha invitato a cena. Gli ho detto: sono qui con l'Olivola al ruscello, lui mi ha detto di dire anche a lei di venire a cena. Gliel'ho detto, all'Olivola, lei ha detto che preferiva stare lì al ruscello a meditare sulla sua condizione di donna oggetto e che voleva esercitarsi con la lap dance alla betulla.
Allora io le ho detto va beh, io vado dallo zio che mi fa la minestra col ginepro, lei ha detto ah va bene ci sentiamo, ti mando degli sms, magari anche quelli coi disegni. Le ho detto che andava bene, ho fatto ok col pollice come Fonzie e sono andato via, ho preso la bici, sono andato da mio zio.
Lì c'era anche Cellamare Rosalina, la parrucchiera di Triulzo Superiore sull'Adda, diceva porcherie tipo viva la figa il cielo sereno e cose così, era ubriaca perché aveva bevuto il ginepro. Allora l'abbiamo stesa sul letto, c'era anche Pitassa Carlotta, la poetessa che fa le rime coi rutti, l'aveva invitato mio zio, è ghiotta di ginepro. Poi siamo rimasti un po' lì a contarcela, la Pitassa beveva la gassosa e preparava nuove rime, suona il campanello ed era Olivola, era tornata dal ruscello.
L'abbiamo fatta salire, poi io mio zio e Olivola e Carlotta abbiamo mangiato la minestra di ginepro, Rosalina no che stava ancora male, rantolava sul letto. Poi abbiamo sorbito il gelato alla betulla che nel mentre Olivola aveva impastato mentre faceva la lap dance al ruscello.
Poi dopo mangiato abbiamo giocato a tressette, la prima partita ha vinto Carlotta, ma barava, mio zio la faceva vincere perché voleva portarsela a letto, io lo so, lei dopo che ha vinto ha detto: devo andare a casa a stirare i pannoloni di mio nipote Ciriberto IV che starà annegando nella merda. Così è andata via, lo zio ci è rimasto male, e allora insieme a Olivola ci siamo ubriacati col ginepro, poi tipo mezzanotte e mezza l'una Olivola è andata in disco col Pedone che era contento che il Como aveva vinto 4-0 con il Palazzolo, è venuta a prenderla con la Golf con dietro il simbolo degli Ultras, così siamo rimasti io e lo zio abbiamo giocato a canasta e a pittosecco, ha vinto lui, mi sono incazzato gli ho detto zio sei un bastardo e ti stanno cadendo i capelli, con la Carlotta fai apposta, con me vinci, stronzone.
Lui si è difeso dicendo che io ero un menzognero, allora gli ho ribaltato la mobilia e il pentolame, lui ha detto no stai fermo che poi la Rosalina si sveglia ci tira le scopate sul cranio con la saggina che quella è matta come i cavallini, ho detto e va beh, però non vale.
Poi sono andato a letto, mi sono svegliato a mezzogiorno, domenica non ho fatto niente, ho guardato il marito di Maurizio Costanzo in tv, faceva ridere, c'era uno che era stato lasciato dalla moglie, piangeva, allora lei gli ha detto se vuoi ti sposo io, è buona lei, mi sa che Maurizio Costanzo l'ha sposata perché è generosa, è bella, è fica.
(Kikujiro)
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