Il London Metal Excange, il più grande mercato mondiale dei contratti sulle materie prime, stava vacillando e otto grandi gruppi erano sull'orlo del precipizio.
Il prezzo del rame si è impennato e sta creando grandi difficoltà alle industrie energetice e delle telecomunicazioni che appunto usano questo metallo.
A cosa sarà dovuto questo casino?
Tutto questo è dovuto alla scomparsa dell'anonimo Liu Qibing, direttore del Centro Statale di Regolazione delle Scorte della Cina.
Questo guru della finanza mondiale più volte ha gestito speculazioni immensamente fruttifere (è uno dei responsabili della crescita rapidissima cinese) ma questa volta gli è andata male.
Forte della sua esperienza ad inizio anno (2005) ha previsto che il prezzo del rame sarebbe salito un po' per poi crollare (sperando anche in un piccolo assestamento della crescita del suo paese), per ciò ha costruito una "posizione corta", cioè ha accumulato contratti di vendita di rame che non possedeva. Questa manovra solitamente abbassa il prezzo della merce scambiata. La somma dei contratti arrivava a contare tra le 100.000 e le 200.000 tonnellate di rame (da notare che la stima del rame presente sulla terra è sulle 140.000 tonnellate).
La sua strategia era chiara: vendere rame a prezzo alto, nel momento che il metallo fosse sceso di quotazione lo avrebbe ricomprato così da "coprirsi" e avere guadagni enormi.
Sfortunatamente però il prezzo del rame da 3.100 dollari alla tonnellata al quale lo aveva venduto invece di crollare è salito continuamente fino a 4.100 dollari. Il buco di proporzioni gigantesche ha indotto Qibing alla fuga gettando il mercato nel panico. Il governo cinese per calmare la situazione ha annunciato che secondo le sue stime il rame presente sulla terra sarebbe 1.300.000 tonnellate (dieci volte più delle stime attuali).
Alcune considerazioni:
Qibing è sicuramente un uomo furbo o morto, non si trova più. Chissà quanta gente vuole fargli la pelle adesso!
Il Centro Regolazione Scorte cinese ha venduto rame che non aveva per una quantità forse superiore a quella presente sulla terra!
L'unica mossa che ha fatto il governo cinese è stata quella di dire che in realtà il rame è dieci volte di più di quello che sembra (della serie il problema non esiste).
Moltissime società è gruppi erano sul lastrico per aver pagato merce che non arriverà.
E nei derivati, sfruttando il cosiddetto "effetto-leva", si punta una piccola cifra per ottenere un grande guadagno.
Sempre che i prezzi si muovano nella direzione desiderata, altrimenti la perdita sarà altrettanto pesante.
Oggi la situazione è questa: il valore facciale di tutti questi strumenti di investimento si aggira intorno ai 280 mila miliardi di dollari, quasi nove volte il pil del mondo.
E questo significa che la quantità di moneta auto-generatasi è molto più della ricchezza effettiva esistente derivata dalla produttività.
Un esempio?
Il crack del 1998 del Long Term Capital Management, hedge fund che aveva impegnato i depositi degli investitori (4,75 miliardi di dollari) per l'acquisto di futures pari a 1250 miliardi di dollari.
Per fortuna la Federal Reserve chiese e ottenne da 13 banche americane i capitali per ripianare il debito e salvare Ltcm.
Un episodio isolato?
Oggi, in una delle maggiori Borse merci mondiali (il London Metal Exchange dove si scambiano i contratti sulle materie prime minerarie), un'altra operazione sui derivati stava facendo tremare il mondo.
Il direttore del Centro di Regolazione delle scorte cinese, Liu Qibing, ha accumulato contratti di vendita di rame che non possedeva per 100 mila tonnellate, sperando in un crollo dei prezzi.
Una manovra ribassista di dimensioni enormi, visto che le riserve mondiali non superano le 140.000 tonnellate.
Il costo del rame, invece, è continuato a salire: il governo cinese è corso ai ripari, inaugurando una serie di vendite delle sue riserve.
E intanto Liu Qibing è scomparso.
Con una leva si può sollevare il mondo.
Ciao ciao
giovedì 2 agosto 2007
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8 commenti:
Lo abbiamo noi in ostaggio liu qibing
molto interessante (che palle sti post)
Adele non leggerli, nessuno ti obbliga.
sì ma rovinano l'atmosfera poetica del blog
anche per me rovinano la vena poetica del blog
e bastaaaaaaaa
basta
basta
mi piacerebbe proprio sapere cosa scrivete voi?
Se scrivete qualcosa?
Qualcosa che firmate però.
Io almeno non rompo le palle a nessuno, non capisco come mai ci sia qualcuno che le rompe a me.
Vena poetica del blog?
Vi rimando al post "riflessioni sul mondo (felice)del 25/07, non vedo vostri commenti su uno stile da tenere in questo blog.
beh, siamo o non siamo in un paese democratico? ho solo espresso la mia opinione, mica ho detto che non puoi più scrivere di economia. il "problema" è che comunque questi post non li legge nessuno.
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