venerdì 9 novembre 2007

La gatta Paolo


Di gatti non ne ho mai voluto sapere, troppo tranquilli, troppo egoisti, troppo depressi, o a volte, troppo arzilli.
Egocentrici, permalosi, impazienti e lunatici.
Artigliatori e perdipelo.
Come virtù, la pulizia. I gatti sono molto puliti.
Mi chiamo Paolo, e mi sono reincarnato in una gatta. Strano scherzo del destino: non un gatto, una gatta.
Sono diventato il gatto fobico di uno scrittore depresso. Tendo a immalinconirmi nelle belle giornate e a vomitare croccantini quando prendo freddo.
Il mio padrone si chiama Learco. Ferrari. La sua fidanzata Francesca, gran bella gnocca e molto comprensiva.
Prima ero un taxista, di quelli simpatici con il sorriso giallo dal troppo fumare, e ora una gatta, chiamata Paolo perché hanno sempre creduto che fossi maschio. E lo credono ancora.

(Paolo Nori)

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