giovedì 4 ottobre 2007
PERSICO BAMBINO TOSSICO
Chi di noi lo conobbe
-i suoi amici-
lo chiamò Persico.
Ad altri fu noto
come l'orrendo
bambino Tossico.
Amava l'ammoniaca
e l'amianto e tanto
il fumo delle sigarette:
ne aspirava anche sette,
per lui era ossigeno
tutto ciò che per altri
era cancerogeno.
Il giocattolo che preferiva
era una bomboletta
che agitava da seduto
e spruzzava da qui a lì,
fichè il giorno
non era scaduto.
Accoccolato in auto rimessa,
nella brina mattutina
si attaccava contento
ad ogni tubo di scappamento.
L'unica volta
che pianse,il bambino Tossico
su per una goccia di arsenico
scivolata nell'iride.
Ma ci fu anche un dì
che il suo corpo si irrigidì:
l'avevano messo in giardino
perchè prendesse aria buona.
E l'ultimo respiro della sua breve vita
fu malsano e disperato.
Chi mai avrebbe pensato
che si poteva morire così:
di mattina per una boccata
d'aria fina?
Mentre l'anima di persico,
il bambino Tossico,abbandonò
il suo corpo,gli amici
nella sera mormorarono una preghiera.
E l'anima come un fazzoletto
di velo vagò verso il cielo
e salendo e salendo
allargò, dio buono ,il buco
dell'ozono.
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10 commenti:
questi racconti sono illeggibili, quasi rimpiango i post economici......
in effetti bamboccione ha ragione.
la possibilità che voi capiate cosa ci sta sotto questi racconti è così remota che ma che ve lo dico a fà!
Ciao Carlo, perché scrivi i commenti utlizzando i miei soprannomi?
Ciao Carlo, perché scrivi i commenti utlizzando i miei soprannomi?
non sono stato io, caro il mio Fabio professorino corettore che non si può mai scrivere come si vuole e poi ti posti come Aldo9!
Hola Fabio.
Carlo, ormai dici tante di quelle balle che non sei più credibile nemmeno a te stesso
noto che in mia assenza, su questo blog è giunto un estimatore del vecchio burton
Barton...ma non era Norris?
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