lunedì 3 settembre 2007
Il Conte Meregalli
Il titolo nobiliare era fasullo, come tante altre attribuzioni del soggetto che si era costruito una "fama" di piccolo truffatore (vagamente alla Totò di certi film).
Con la differenza che mentre il grande Totò recitava un copione, il Conte Meregalli operava nella stretta realtà e per tale ragione era divenuto noto a Polizia, Carabinieri e Tribunale della Repubblica (con qualche periodo di soggiorno nelle patrie galere).
Meregalli restava però un personaggio stravagante, capace di presentarsi nelle vesti più disparate, dalle più eleganti ad altre che sembravano uscite da un magazino di un teatro.
Gli piaceva intrattenersi con i giovani con qualche tendenza aggiuntiva,a quanto si sentiva dire,non proprio dele migliori fra una sfilza di riviste porno, falli di gomma e altri strumenti di repertorio per rendere più interessanti gli incontri a casa sua.
In tali occasioni il nostro Conte era solito lavorare di fantasia nel raccontare i tantissimi episodi della sua vita piuttosto "avventurosa"; una sorta di deformazione professionale.
Per barcamenarsi un'pò aveva deciso di fare il confidente della polizia...
Per questo, al di là delle sue foghe stravaganti o dei racconti fantasiosi molti preferivano stargli alla larga.
(Nella foto Il Conte Meregalli impegnato nel suo lavoro quotidiano:
la lettura del giornale, in attesa di fare pettegolezzi)
ciao ciao
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5 commenti:
matteo, questo brano è tratto dal libro sul tacchinardi?
si Fabio, a breve se ne aggiungeranno altri presi dallo stesso libro per far conoscere un'pò di più questi personaggi.
Tu l'hai?
culatoni
sì, dopo ti mando una cosa via mail
ri-culatoni
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